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Igiene dentale | Centro Odontoiatrico Martina

Igiene dentale

L’ igiene dentale (o detartrasi) è una pulizia dei denti professionale che serve a mantenere sana la dentatura rimuovendo completamente tartaro e placca dentale in modo da prevenire patologie importanti come carie o malattie delle gengive (parodontiti).

Viene effettuata con strumenti ad ultrasuoni e meccanici-manuali (detti curette), che consentono di rimuovere placca e tartaro in maniera approfondita, raggiungendo tutte le aree del cavo orale, anche quelle sotto gengiva e più difficili.

Quando necessario, la pulizia dentale può prevedere, dopo la rimozione di placca e tartaro, anche l’eliminazione delle macchie dentali e la lucidatura finale. A tale scopo si utilizzano una pasta lucidante detta polish e uno spazzolino particolare che agisce sulla superficie dello smalto dei denti.

In alternativa al polish si può adoperare anche un getto di acqua e bicarbonato mediante un apparecchio chiamato Airflow.

La placca è un biofilm costituito da batteri, proteine contenute nella saliva e una matrice inorganica. Si presenta come una patina morbida facilmente rimovibile ma non sempre riusciamo a toglierla tramite la pulizia dei denti che quotidianamente facciamo a casa. Molte zone infatti sono difficili da raggiungere, come ad esempio i denti anteriori o i presenza di  tasche gengivali. Quando non si riesce ad eliminare rapidamente con lo spazzolino, la placca si trasforma presto in tartaro. Il tartaro non è altro che placca calcificata sulla superficie dentale, così dura che nessun strumento oltre a quello del dentista riesce a rimuoverlo.
Eliminare la placca sotto gengivale è importante, al fine di prevenire malattie gengivali come la parodontite, conosciuta in passato con il nome di piorrea.

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L’igiene dentale viene eseguita sia con strumenti ad ultrasuoni sia con strumenti meccanici (o manuali) denominati curette.

Gli strumenti ad ultrasuoni sono costituiti da punte sottilissime che emettono vibrazioni ad alta frequenza e rompono i frammenti duri del tartaro, anche quelli sotto gengivali. Durante la pulizia, lo strumento vibra e usa l’acqua nebulizzata che lava via i detriti di placca e tartaro, mantenendo bassa la temperatura.

La pulizia dei denti può richiedere l’utilizzo di strumenti manuali, o curette, che servono a rifinire la pulizia, in quanto permettono di raggiungere il tartaro sotto gengivale in ogni punto.

E’ buona norma, in assenza di particolari criticità come la parodontite, fare l’igiene dentale ogni 6 mesi. E’ importante in ogni caso seguire le indicazioni dell’igienista dentale o del dentista che consigliano la frequenza delle sedute in base alle caratteristiche del paziente (anamnesi, storia clinica, rischio di sviluppo patologie etc) e alla tendenza di quest’ultimo ad accumulare placca e tartaro.

L’igiene dentale normalmente non è assolutamente dolorosa. Si può tuttavia avvertire una sensazione di fastidio, che dipende da tre fattori:

  • dalla quantità di tartaro o placca dentale presente tra i denti e le gengive;
  • dalla profondità in cui il tartaro e la placca si sono depositate;
  • dalla sensibilità oggettiva che varia da paziente a paziente.

In sintesi, più saranno frequenti le sedute d’igiene orale e meno fastidi e dolori si avvertiranno.

Ad ogni modo, per evitare qualsiasi sensazione sgradevole, possiamo effettuare il trattamento anche con l’ausilio di un anestetico locale

Qual è la tecnica migliore per spazzolare i denti ?

Pulire i denti è fondamentale per l’igiene orale. I denti vanno spazzolati “dal rosa al bianco” con movimenti in un’unica direzione; lo spazzolino viene posizionato tra dente e gengiva e viene manovrato con una rotazione del polso, in modo che le setole massaggino le gengive e puliscano la superficie del dente. Evitate una pressione eccessiva durante l’uso dello spazzolino.

La tecnica migliore per spazzolare i denti con lo spazzolino manuale è quella denominata di Bass modificata. Ecco qui i punti salienti:

  1. Posizionare lo spazzolino sui denti con un’inclinazione di circa 45°; quindi ruotare lo spazzolino dalla gengiva verso i denti per allontanare la placca.


  2. Per le superfici interne dei denti anteriori lo spazzolino compie un movimento rettilineo dall’interno verso l’esterno della bocca


  3. Sulle superfici masticatorie dei denti posteriori il movimento dello spazzolino è di "vai e vieni”.

Cosa succede se sbaglio la tecnica di spazzolamento?

L’errore più comune è pulire i denti con movimenti energici orizzontali. Questo movimento può infatti arrecare danni alla gengiva e al dente. La gengiva può ritirarsi a causa della frizione e il dente può subire un abrasione nella zona di confine tra dente e gengiva arrivando, nei casi più gravi, a rendere il dente estremamente sensibile agli stimoli termici.
Imparare a spazzolare i denti nella maniera corretta è importante non solo per la vostra igiene orale ma anche per la salute di gengive e denti!

Quando sostituire lo spazzolino da denti?

Lo spazzolino da denti va sostituito quando le setole non sono più dritte, e “sventagliano” all’esterno. In verità non si dovrebbe mai arrivare a tanto: lo spazzolino da denti andrebbe cambiato di norma ogni 2 mesi, perché il deterioramento delle setole comporta una loro progressiva inefficacia nella rimozione della placca dentale.
Le setole consumate inoltre sono più taglienti e quindi danneggiano le gengive, che potrebbero sanguinare durante e dopo l’igiene.

Gli spazzolini elettrici sono affidabili?

Gli studi più recenti hanno evidenziato che l’uso dello spazzolino elettrico è assolutamente affidabile in quanto efficace nel rimuovere la placca dentale e residui di cibo da alcune zone difficili da raggiungere con gli spazzolini tradizionali.
Gli spazzolini elettrici suppliscono alle carenze nelle tecniche di spazzolamento, alla malavoglia e all’impossibilità di usare lo spazzolino manuale in caso di difficoltà motorie dei pazienti con deficit fisici.

Come vanno utilizzati gli spazzolini elettrici?

Pulire i denti con lo spazzolino elettrico è molto semplice: lo spazzolino non va mosso, come gli spazzolini manuali, ma deve essere appoggiato sulla superficie del dente e spostato delicatamente dalla gengiva alla sommità del dente.

Il resto lo fa la testina, che lavora compiendo semi-rotazioni e movimenti pulsanti. Gli spazzolini più evoluti inoltre si bloccano qualora venga esercitata una pressione eccessiva.

CREDITS: Oral B

Il filo interdentale è fondamentale nell’igiene dentale ma purtroppo ancora poco considerato. Molti sviluppano una sorta di avversione verso questo strumento, che invece bisogna solo imparare ad adoperare. Il filo interdentale consente infatti l’igiene in zone altrimenti non raggiungibili dalle setole dello spazzolino. In questi siti i batteri, se lasciati indisturbati, proseguono la loro colonizzazione e danno il via al processo carioso. 
Ci sono molte tipologie di fili interdentali in commercio, chiedi ai nostri igienisti qual è quello giusto per te e fatti mostrare corretta tecnica di utilizzo

Lo scovolino dentale è uno strumento particolarmente utile nella pulizia degli spazi interdentali aumentati laddove per esempio c’è una gengiva ritirata o dei denti storti. È costituito da un manico di plastica all’interno del quale è incastrata un’anima metallica con delle setole sintetiche di differente lunghezza e spessore.

Modalità d’utilizzo dello scovolino dentale

Lo scovolino si utilizza con movimenti orizzontali (avanti e indietro) tra un dente e l’altro. Viene scelto tra varie forme (cilindrico o conico) e lunghezze in base alle dimensioni dello spazio interdentale. Le setole, per poter detergere adeguatamente, devono entrare in contatto con le superfici interstiziali dei denti. È il dentista o l’igienista che, dopo la seduta d’igiene orale alla poltrona, consiglia al paziente lo scovolino più adatto alle sue specifiche caratteristiche anatomiche.

L’idropulsore dentale o doccia orale è un apparecchio che spruzza getti d’acqua con pressione e frequenza regolabile. La sua funzione principale è quella di produrre un getto d’acqua di piccolissime dimensioni che è in grado di detergere piccoli spazi tra i denti. Viene adoperato soprattutto quando l’igiene dentale con lo spazzolino e il filo interdentale è più difficoltosa per la presenza di apparecchiature ortodontiche o di protesi fisse. Gli idropulsori dentali sono costituiti da un serbatoio per l’acqua, una piccola pompa idraulica ed un compressore. Nel serbatoio va messa dell’acqua o una miscela di acqua e collutorio; il liquido verrà spinto fuori dalla pompetta-compressore attraverso un piccolo beccuccio.

Gli idropulsori dentali di ultima generazione, oltre che pulire gli spazi interdentali, consentono anche di effettuare un vero e proprio idromassaggio gengivale; infatti, semplicemente selezionando l’apposito tasto, il mono-getto dello spruzzino per denti, si trasforma in una piccola doccia.

CREDITS: Oral B

I dentifrici e i collutori sono presidi che vengono adoperati per l’igiene domiciliare.

Tutti i dentifrici sono composti da detergenti, aromatizzanti, coloranti e agenti abrasivi. La pasta dentifricia non deve essere troppo abrasiva perché altrimenti provocherebbe erosioni (cosa che a volte avviene in concomitanza con l’uso di uno spazzolino troppo duro o a causa di una eccessiva pressione mentre ci si lava); inoltre deve avere un buon sapore e non irritare le mucose.

Sono disponibili collutori utili per la semplice igiene orale e altri più terapeutici, con principi attivi, che vengono prescritti in caso di infiammazione gengivale e come trattamento postoperatorio. Sono utilissimi i collutori terapeutici a base di clorexidina, presenti in commercio in diverse concentrazioni. Attenzione perché la clorexidina, se usata per diversi giorni, pigmenta i denti (anche se in maniera reversibile) per cui è bene adoperarla solo con prescrizione da parte del dentista.

  1. Spazzolare i denti per almeno 2 minuti dopo ogni pasto. Al di sotto di questo tempo è difficile eliminare completamente la placca dentale batterica e pulire denti e gengive. Potresti impostare un timer all’inizio dello spazzolamento che ti aiuti a non accorciare il tempo necessario.
  2. Cambia lo spazzolino spesso. Quando le setole hanno perso la loro compattezza non esercitano più una efficace azione di pulizia. Il tempo normalmente indicato è di 2 mesi ma accorciandolo un po’ si aumenta la qualità dello spazzolamento.
  3. Spazzola anche dietro. Passa lo spazzolino sui denti anteriori e posteriori allo stesso modo. In genere si tende a trascurare la parte posteriore delle arcate a vantaggio dei denti davanti. Se si mantiene questa cattiva abitudine l’igiene orale non sarà buona e i denti molari e le loro gengive ne risentiranno.
  4. Utilizza un dentifricio fluorato. Il fluoro esercita un azione protettiva, antisettica e remineralizzante sullo smalto dentale.
  5. Compra spazzolini con setole artificiali che hanno le punte perfettamente arrotondate. Le setole naturali hanno punte irregolari e cave, trattengono sostanze al loro interno e non hanno un azione di sfregamento ottimale come quelle artificiali.
  6. Usa preferibilmente spazzolini con setole di durezza morbida, a meno che il tuo dentista, per motivi particolari, non ti consigli diversamente.
  7. Effettua lo spazzolamento dei denti inclinando di 45° lo spazzolino rispetto all’asse del dente e muovilo verticalmente con azione rotatoria dalla gengiva verso il dente.
  8. Spazzolando con la mano destra devi fare attenzione a non trascurare alcune zone interne delle arcate, ad esempio la zona interna superiore destra; viceversa per i mancini.
  9. Quando hai finito di spazzolare i denti passa il filo interdentale e alla pulizia della lingua con strumenti appositi. Quest’ultima è un’ottima abitudine per la prevenzione dei disturbi dell’alito (alitosi).
  10. Imparando bene come spazzolare e pulire i denti, e utilizzando filo interdentale e pulisci lingua non è necessario di routine effettuare anche sciacqui con i collutori.

Le sedute di educazione all’igiene orale sono un ciclo di 2 appuntamenti con i nostri igienisti finalizzati ad insegnare come prendersi cura correttamente della propria igiene orale.

Sono pensate prevalentemente per i piccoli pazienti (in questo caso è utile che partecipi anche un genitore, che potrà supportare il bambino nel ripetere i movimenti corretti anche a casa), ma possono essere utili anche per gli adulti.

Il primo appuntamento dura circa 30 minuti e ha l’obiettivo di scegliere lo spazzolino ed il dentifricio più corretto per il paziente ed insegnare il movimento corretto con cui spazzolare i denti e utilizzare il filo interdentale. Ogni domanda è benvenuta.

A distanza di circa 1 mese, è previsto un secondo appuntamento di 15 minuti per ripassare insieme l’utilizzo di spazzolino e filo e rispondere a qualsiasi ulteriore domanda da parte del paziente.

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