Odontoiatria conservativa

Odontoiatria Conservativa

Come suggerisce il nome stesso, l’odontoiatria conservativa ha l’obiettivo di “conservare” i denti, cioè di ripristinare la funzionalità e l’estetica dell’elemento dentale compromesso da carie o traumi, evitando di ricorrere al trattamento endodontico (devitalizzazione) e/o all’estrazione. 

E’ la branca dell’odontoiatria specializzata nella rimozione della carie e nella successiva ricostruzione del dente, procedura che consente di ridare ai denti una forma e una funzione corretta.

La ricostruzione dentale (o otturazione) ideale è:
  1. mini-invasiva (non consuma il dente oltre lo stretto necessario, con la rimozione del solo tessuto cariato)
  2. biomimetica (il tessuto cariato viene sostituito con un materiale da restauro esteticamente e funzionalmente identico a un dente naturale)
  3. duratura

Image by halayalex on Freepik
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La terapia conservativa prevede 3 fasi principali:
  1. Isolamento
  2. Preparazione cavitaria o pulizia della carie
  3. Ripristino della morfologia dentale
La fase di isolamento consiste nell’utilizzare un foglio di gomma o lattice per isolare gli elementi dentali dai fluidi corporei come la saliva o il sangue. Si tratta di una fase molto importante per consentire al trattamento conservativo di durare nel tempo.

La preparazione cavitaria o pulizia della carie è una procedura mediante la quale si asportano lo smalto demineralizzato e la dentina tramite strumenti rotanti che, ad altissimi giri e sotto abbondante irrigazione, asportano il tessuto infetto. L’entità della pulizia è subordinata all’analisi clinica e radiografica del processo carioso.

Il ripristino della morfologia dentale è l’ultima parte della terapia conservativa e consiste nel ripristino della forma dell’elemento dentario tramite l’utilizzo di materiali a base di resine foto-polimerizzanti.

La diga è un foglio di lattice-gomma naturale utilizzata per permettere di isolare i denti da trattare dai liquidi salivari, sangue e materiali utilizzati durante le cure, a tutela per il paziente.

Vengono effettuati dei fori al foglio in lattice, nei quali sono inseriti i denti da trattare.

Il foglio è mantenuto teso da un arco metallico esterno alla bocca e rimane fissato ai denti attraverso degli uncini di forma specifica per ogni misura di dente.

Per i soggetti allergici al lattice vi sono dighe in vinile. E’ importante che segnaliate al nostro staff l’allergia ed effettueremo i trattamenti con la diga migliore per voi, senza recarvi alcuna reazione allergica.

La carie è la malattia dentale più diffusa in tutto il mondo. Si calcola che nella popolazione adulta la prevalenza di carie sia di circa il 63% e circa la metà di esse (48%) abbia perso almeno un dente a causa di questa patologia.

Nella nostra bocca proliferano molti batteri che, una volta entrati in contatto con la nostra saliva e altre sostanze contenute negli zuccheri e acidi che ingeriamo, possono trasformarsi in carie.

L’acido attacca lo smalto dei denti, li indebolisce fino a romperli creando delle cavità in cui si formano le carie.

La carie è un’infezione dentale che inizialmente attacca e distrugge lo smalto, la sostanza più dura che ricopre la parte esterna del dente. Si presenta come una macchia nera sui denti che oltre a fare male è anche antiestetica.

Se la carie non viene trattata può arrivare in profondità, intaccando i tessuti interni come la dentina e la polpa dentaria, che provocano il tipico dolore pulsante, molto forte ed incessante che i pazienti accusano quando la malattia ha fatto ormai il suo decorso più grave.

Sfortunatamente le carie non se ne vanno via da sole e non possono essere curate con dei semplici medicinali ma bisogna rivolgersi il prima possibile al proprio dentista di fiducia soprattutto perché la situazione si aggrava con il passare del tempo.

Le fasi della carie dentale 

GRADO 1: CARIE DELLO SMALTO
La carie inizia ad intaccare lo smalto demineralizzandolo. I primi segnali di attivazione di tale processo sono l'insorgere di aree bianche calcaree sulla superficie del dente, dovute alla mancanza di calcio e all'accumulo di placca. Se non si interviene prontamente tramite un trattamento a base di fluoro, la macchia biancastra tende a scurirsi e a diventare marroncina. Tale macchia spesso viene trascurata poiché  è asintomatica, cioè non presenta alcun dolore o fastidio. Può essere individuata dall’occhio esperto del medico ma difficilmente da soli, soprattutto se sui denti posteriori, per questo e’ importante sottoporsi a regolari controlli dal dentista.

GRADO 2: CARIE DELLA DENTINA
Se trascuriamo una carie di grado 1, i batteri e gli acidi continuano a dissolvere lo smalto, portando la lesione a raggiungere la dentina, ovvero la parte del dente tra lo smalto e la polpa. Man mano che il processo carioso va verso la dentina, aumenta la sensibilità nei confronti di cibi freddi e caldi, fino a giungere al dolore. La sintomatologia dolorosa in questa fase si presenta generalmente non tramite dolore spontaneo bensì evocato ad esempio dallo spazzolamento o dalla masticazione. In alcuni casi, potrebbe esserci un foro o una cavità visibile nel dente. A questo punto, per ricostruire il dente, molto probabilmente si dovrà ricorrere a un'otturazione.

GRADO 3: PULPITE
Si parla di pulpite (infezione della polpa dentale) quando i batteri penetrano in profondità nella polpa, ovvero lo strato più interno del dente, sede di vasi e nervi. I batteri all’interno della polpa del dente possono attaccare il nervo del dente, provocando un dolore intenso, pulsante. Si può anche formare del pus che inavvertitamente ucciderà i vasi sanguigni e i nervi al suo interno. In questo caso il paziente avverte un dolore continuo, che si accentua nelle fasi notturne o da distesi. A questo punto siamo già entrati nella sfera delle complicanze della carie poiché la polpa non è più un tessuto duro ed il trattamento più comune è la terapia canalare.

GRADO 4: NECROSI DELLA POLPA
Superata la fase della pulpite, si giunge alla necrosi della polpa, ovvero il dente non riceve più sangue e nutrienti. La formazione di ascessi è lo stadio finale della carie dentale e di gran lunga il più doloroso. Una volta che l'infezione raggiunge la punta della radice dentale, c'è il rischio che colpisca anche le ossa circostanti. La polpa del dente è in stato di necrosi e l’infezione si è estesa ai tessuti molli della radice. Le gengive e la lingua si gonfiano spesso, condizionando il linguaggio ed esponendo il paziente ad altre malattie. In questo stadio, può essere necessario effettuare un altro intervento di chirurgia orale.

Le carie non sono pericolose se vengono curate in tempo, tuttavia è meglio cercare di preservare i denti prevenendo le carie ed evitando che i denti si indeboliscono o si rovinino. Di seguito alcuni consigli per ridurre il rischio di carie

  1. Adotta una corretta igiene orale
    • Lavati i denti almeno 3 volte al giorno, dopo ogni pasto o spuntino
    • Utilizza il dentifricio e lo spazzolino da denti appropriato (possibilmente elettrico)
    • Spazzola i denti nella maniera corretta, inclinando le setole dello spazzolino a 45° rispetto alla superficie dei denti (con spazzolino manuale) o appoggiando la testina sulla superficie dei denti e muovendo lo spazzolino in senso verticale per un paio di secondi su ciascun dente (con spazzolino elettrico). Per approfondimenti leggere la sezione dedicata in igiene dentale
    • Usa il filo interdentale almeno una volta al giorno. Per approfondimenti leggere la sezione dedicata in igiene dentale
    • Scegli un collutorio antisettico e privo di alcol. Per approfondimenti leggere la sezione dedicata in igiene dentale

Se hai dubbi su come spazzolare i denti correttamente, sull’utilizzo del filo interdentale oppure sulla tipologia di spazzolino e dentifricio più idonea per il tuo caso, chiedi consiglio al nostro igienista Carlo!

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  1. Segui una corretta alimentazione
    Una corretta alimentazione ricca di minerali e vitamine è fondamentale per mantenere i denti e i tessuti gengivali sani.
    • Limita, per quanto possibile, l’assunzione di zuccheri semplici come il saccarosio ed il glucosio. Scegli i polialcoli, detti anche zuccheri acariogeni (es. sorbitolo, mannitolo, xilitolo)
    • Riduci i carboidrati complessi (amido e pectine)
    • Evita caramelle, confetti gommosi o cibi appiccicosi che aderiscono maggiormente ai denti
    • Assumi cereali e prodotti ittici ricchi in fluoro
    • Privilegia cibi integrali e poco raffinati, che svolgono un’azione di peeling sia sui denti che sui tessuti molli favorendo la pulizia e il ricambio cellulare
    • Spazzola i denti almeno 30 minuti dopo l’assunzione di zuccheri, cibi acidi e bevande gassate, che causano erosione dentale, consumando lo smalto
    • Per prevenire gengiviti e piorrea, assumi alimenti ricchi di vitamina C, come quelli indicati in questo articolo: https://www.my-personaltrainer.it/vitamina-c2.html
    • Per facilitare i processi di mineralizzazione dello smalto dei denti e prevenire carie e parodontopatie, assumi alimenti ricchi di vitamina D, come quelli indicati in questo articolo: https://www.my-personaltrainer.it/vitaminaDalimenti.htm
    • Mastica bene i cibi per rafforzare i denti e migliorare la funzionalità masticatoria
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  1. Evita di fumare
    Il fumo è nemico dei denti e del cavo orale, oltre ad essere responsabile di denti gialli, alito cattivo e infezioni dentali. Il consiglio è, quindi, quello di non fumare o di limitare quanto possibile fumo, sigari e sigarette.
  1. Effettua una regolare igiene dentale professionale
    • La pulizia dentale professionale è estremamente vantaggiosa perché, oltre a prevenire carie e malattie gengivali, assicura ai denti un invidiabile stato di salute anche nel lungo termine.
    • Il richiamo consigliato per l’igiene dentale professionale è semestrale o, al massimo, annuale.
    • Quanto tempo è trascorso dalla tua ultima igiene dentale professionale? Contattaci per prenotare la tua prossima seduta
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  1. Effettua controlli periodici dal tuo dentista
    I controlli periodici sono utilissimi per sorprendere sul nascere eventuali infezioni ancora asintomatiche come la carie nel suo stadio iniziale. Quanto tempo è trascorso dalla tua ultima visita di controllo dentale? Contattaci per prenotare la tua visita di controllo gratuita

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